La ristorazione è tra i settori più colpiti dalla crisi causata dalla pandemia, poiché per diversi mesi non si è potuto lavorare al massimo delle capacità, anzi in molti casi non si è potuto lavorare affatto.

Molte attività hanno dovuto riorganizzarsi e già nell’estate 2020 si sono viste diverse soluzioni adottate dai ristoratori per far fronte alla nuova situazione, ad esempio allestendo una zona di cottura esterna o puntando su take-away e delivery.

Tanti locali non sono tuttavia riusciti ad organizzarsi in tempo per affrontare il cambiamento. Se molti comunque riescono a tirare avanti, purtroppo sono tanti anche quelli che hanno chiuso i battenti.

 

Per riuscire a recuperare le perdite dovute alle chiusure a singhiozzo che abbiamo vissuto tra l’autunno e la primavera, sarà fondamentale sfruttare i mesi estivi lavorando al massimo delle nostre capacità.

Per riuscirci è fondamentale organizzare il lavoro in maniera efficiente, riuscendo da una parte a contenere i costi fissi e dall’altra ad attirare i clienti non solo nel nostro locale (quando si potranno riaprire le sale), ma soprattutto puntando sulle vendite di pasti da asporto o consegnati a domicilio.

Abbiamo deciso di realizzare questa guida per aiutare i ristoratori ad affrontare i cambiamenti imposti dalla situazione, cercando di fornire dei consigli utili per riuscire a rinnovare la pizzeria, adeguandola alle esigenze che dobbiamo affrontare in questo periodo.

 

Inizieremo accennando alle tendenze che abbiamo visto consolidarsi nell’ultimo anno, guardando a come molti ristoratori hanno trovato il modo di lavorare e di far fronte alle chiusure dei locali.

Entrando poi nel cuore del discorso, vedremo come rinnovare una pizzeria per attirare i clienti in questo periodo difficile, illustrando quattro diverse strategie che possono essere utili ad aumentare i clienti. Forniremo infatti alcuni consigli per rinnovare il menù e l’immagine della pizzeria, per sfruttare gli strumenti digitali o per diversificare la nostra attività in business paralleli alla ristorazione in senso stretto.

Infine riepilogheremo i consigli forniti per rinnovare la pizzeria parlando delle possibilità offerte dai forni professionali Alfa. Strumenti che possono consentirci di sfruttare al massimo gli spazi esterni, di aumentare la produttività e di avere delle cotture di straordinaria qualità.

Come rinnovare la tua pizzeria - guida completa | Alfa Forni

Come organizzare la pizzeria durante la pandemia

Iniziamo parlando delle particolari condizioni in cui è stato possibile lavorare durante la pandemia. Il Covid-19 ha stravolto le nostre abitudini, sia nella vita di tutti i giorni che sul lavoro.

 

Chi gestisce un locale aperto al pubblico ha infatti dovuto rispettare i regolamenti sanitari giustamente emanati dalle istituzioni, che prevedono tre regole generali ovvero:

  1. Far indossare la mascherina sia ai lavoratori che ai clienti
  2. Predisporre l’igienizzante per le mani all’ingresso del locale
  3. Limitare gli ingressi in base allo spazio disponibile, per evitare assembramenti

Oltre a queste tre norme universali, ogni settore può avere ulteriori disposizioni in base al tipo di lavoro svolto e all’entità del rischio di contagio.

 

I ristoratori che hanno potuto lavorare hanno dovuto organizzarsi tenendo in considerazione le restrizioni anti-covid e cercando di sfruttare le opportunità concesse.

 

Le strategie più efficaci (e le uniche possibili) per lavorare rispettando le restrizioni sono state due, cioè:

  1. Puntare su take-away e delivery
  2. Sfruttare al massimo gli spazi esterni

Vediamo come impiegarle al meglio.

 

1.   Puntare su take-away e delivery

Nonostante le precauzioni sanitarie che abbiamo ricordato, tutte le regioni italiane (a periodi più o meno alterni) hanno dovuto e stanno affrontando dei momenti di chiusure più stringenti, in cui si può lavorare soltanto con asporto o consegne a domicilio, senza poter fare il servizio al tavolo.

Inoltre, la tradizionale pizzeria al piatto ha risentito maggiormente delle chiusure, poiché molto spesso questo tipo di locale lavora soltanto la sera. I ristoranti o le pizzerie al taglio invece hanno potuto tenere duro grazie alle aperture (seppur limitate) consentite per il pranzo.

 

Questo ha portato molte pizzerie che lavoravano soltanto a cena a provare ad aprire per il pranzo, magari allargando il menù per proporre anche altre pietanze, o proponendo offerte speciali.

Questa idea in molti casi è andata a buon fine e tante attività sono riuscite a lavorare anche durante il giorno, dovendo però stravolgere i propri orari e soprattutto il tipo di offerta che rivolge ai clienti.

 

Anche coloro che hanno tentato questa strada hanno però dovuto affrontare periodi di chiusure più stringenti, dovuti all’aggravarsi della situazione pandemica. Nei periodi di lockdown più duro infatti, l’unica soluzione per lavorare è riuscire ad organizzarsi in maniera efficiente con gli asporti e le consegne a domicilio.

La caratteristica principale di questo tipo di lavoro è che di solito si restringe la fascia oraria in cui si sfornano gran parte delle pizze, poiché la maggior parte delle persone di solito cena tra le 20 e le 21. La gran parte del lavoro per una pizzeria si concentra quindi in poco tempo e occorre raggiungere alti livelli di produttività, riuscendo a sfornare diverse pizze velocemente senza che si abbassi la qualità del prodotto.

 

Un altro svantaggio del lavorare senza la sala sta nel fatto che i clienti sono più sensibili se facciamo qualche minuto di ritardo per il loro ordine. Questo è causato dal fatto che devono aspettare senza niente da fare, (magari in piedi o all’aperto), invece che seduti comodi al tavolo dove intanto possono prendere da bere e mangiare un antipasto.

Per riuscire a lavorare bene solo con gli asporti è necessario che chi prende gli ordini riesca a non accumulare troppe pizze, per non mettere in difficoltà il pizzaiolo. Inoltre sarà fondamentale anche avere un forno dalle grandi prestazioni, che ci consente di cuocere molte pizze in poco tempo senza che si abbassi la temperatura.

Chi prende gli ordini in maniera tradizionale, cioè solo tramite telefono, dovrebbe riuscire a gestire le richieste dei clienti e combinarle con le esigenze della pizzeria (che comunque è il principale dovere dei camerieri anche quando prendono l’ordine ai tavoli).

 

Se iniziamo a raccogliere ordini anche tramite chat sui social oltre che al telefono, sarà necessario tenere conto dei diversi canali di comunicazione e gestirli in modo da soddisfare tutti i clienti, a prescindere dalla modalità che hanno scelto per contattarci.

Questo può essere di gestione non facile se ci sono persone diverse ad occuparsi dei vari canali, oppure se scegliamo di proporre le nostre pizze sulle app di consegna esterne come JustEat o Deliveroo.

Se è vero che questi strumenti possono farci raggiungere un gran numero di persone, è anche vero che dobbiamo essere pronti a soddisfare tempestivamente richieste improvvise, poiché i tempi di attesa in queste piattaforme devono essere molto limitati.

 

Per questo motivo, molte attività ristorative preferiscono organizzarsi autonomamente per le consegne a domicilio, cioè dedicando una persona a fare continui viaggi tra la pizzeria e le case dei clienti.

Per riuscire ad abbattere i costi, l’ideale sarebbe fare due o tre consegne per ogni viaggio del corriere, in modo da ammortizzare le spese di consegna su più clienti. Per farlo è ovviamente necessario che le destinazioni non siano troppo lontane e che gli orari dei vari ordini ci consentano di far arrivare a tutti la pizza ancora calda.

Riuscire ad organizzarsi in maniera efficiente con le le consegne si è rivelata la regola d’oro per guadagnare in questo periodo difficile, poiché è l’unico modo che ci consente di raggiungere i clienti nelle loro case, garantendo un’ottima pizza per cena anche a chi non vuole uscire di casa per andare a prenderla.

Vuoi scoprire qual è il forno più adatto alle tue esigenze?

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2.   Sfruttare al massimo gli spazi esterni

La seconda strategia che si è rivelata efficace per lavorare durante la pandemia consiste nello sfruttamento efficiente degli spazi all’aperto.

I locali che hanno la fortuna di poter allestire degli spazi esterni si sono ritrovati avvantaggiati, specialmente nel periodo estivo quando le limitazioni sono state meno stringenti. La scienza ci dice infatti che la probabilità di contagio si riduce notevolmente all’aperto piuttosto che in una stanza chiusa.

 

Questo fattore ha consentito a chi ha dei tavoli all’esterno di poter lavorare quasi normalmente almeno nella sala esterna, garantendo ai propri clienti un servizio in sicurezza.

Avendo chiarito il motivo che ha spinto molti ristoratori a puntare su questa strategia, vediamo ora come molti di essi hanno concretamente organizzato il lavoro all’aperto.

 

Sfruttare al massimo gli spazi esterni infatti non vuol dire solo disporre i tavoli in modo da far accomodare più persone possibili, ma è una strategia che comprende anche altri fattori, come: 

  • La capacità di rotazione dei tavoli
  • La creazione di un ambiente confortevole

Vediamo brevemente in cosa consistono questi aspetti.

 

La capacità di rotazione dei tavoli

Questo parametro indica la capacità di sfruttamento degli spazi e se ne può ricavare l’indice di incassi per metro quadro (discorso valido sia per la sala interna che per quella esterna).

Per riuscire a lavorare al massimo occorre effettuare un servizio veloce, in modo da poter far sedere altri clienti sullo stesso tavolo nella stessa serata.

Per sfruttare al massimo la rotazione dei tavoli nei momenti in cui c’è molta domanda, molte pizzerie hanno organizzato le prenotazioni dei tavoli su due turni, dividendo quindi l’arrivo dei clienti nell’arco della serata.

Così facendo, non solo possiamo raddoppiare l’incasso di ogni tavolo, ma possiamo anche evitare che i clienti debbano attendere molto per sedersi.

Ricordiamo che ovviamente occorre sanificare i tavoli e le sedie prima di far accomodare i clienti successivi e far attenzione che non si formino assembramenti di persone in attesa, considerando anche il flusso di clienti che ritirano l’asporto.

 

La creazione di un ambiente confortevole

Il secondo fattore da considerare per sfruttare al meglio gli spazi esterni riguarda la funzionalità dell’allestimento ed influisce sulle scelte da compiere per la creazione di un ambiente di lavoro versatile e adatto alle nostre esigenze.

Le restrizioni per le distanze interpersonali hanno spesso fatto impazzire i ristoratori che, armati di metro, cercavano di rispettare le regole sistemando più tavoli possibile nei loro spazi esterni.

 

Oltre a soddisfare le necessità operative di chi lavora, è ovviamente fondamentale considerare le necessità dei clienti. L’allestimento degli spazi esterni rappresenta il biglietto da visita della nostra attività e deve essere in linea con l’identità del nostro locale. In altre parole, dobbiamo creare un ambiente che per i clienti sia esteticamente gradevole e accogliente, tenendo però in considerazione anche le nostre necessità operative.

Per una maggiore comodità, molti locali hanno scelto di allestire gli spazi esterni con strumenti mobili, per avere la possibilità di modulare gli spazi velocemente e in totale libertà.

Per farlo si devono scegliere tavoli e sedie per la sala esterna puntando su soluzioni leggere e facili da spostare, ma è anche possibile includere in quest’ottica le coperture o le pareti divisorie per scongiurare il contagio fra i tavoli, scegliendo allestimenti con le ruote.

 

Tra i locali che hanno spazio esterno in abbondanza, molti hanno scelto di cuocere la pizza in un forno da esterno mobile, non solo per avere la possibilità di spostarlo facilmente, ma soprattutto perché è uno strumento che contribuisce ad arredare gli ambienti e mette in risalto l’abilità del pizzaiolo.

Uno strumento di cottura professionale di alta qualità come un forno in acciaio Alfa può dare un tocco di classe al vostro spazio esterno, catturando l’attenzione dei clienti che saranno soddisfatti anche dell’ottima cottura delle pizze.

 

Abbiamo inoltre accennato anche alle diverse soluzioni messe in atto per sfruttare gli spazi esterni durante la pandemia, con i nostri forni come protagonisti.

Dopo aver visto quali soluzioni sono state adottate nella prima inaspettata fase della pandemia, entriamo ora nel cuore del discorso illustrando quattro strategie utili sia per superare questa fase difficile, ma soprattutto per sviluppare la vostra attività sul medio-lungo termine.

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4 modi per rinnovare la pizzeria

Le strategie che stiamo per vedere sono tutte valide alternative per aumentare il lavoro, diversificando i nostri sforzi su diverse iniziative per cercare nuove linee di sviluppo.

Tutte le soluzioni esistevano già prima del Covid-19, ma la pandemia ha costretto i ristoratori a riorganizzare il lavoro e molti di essi ne hanno approfittato per una revisione più profonda della propria attività, in alcuni casi sfruttando tutte le idee che stiamo per proporvi (oltre ai due punti fondamentali visti nel primo paragrafo).

 

Le quattro strategie per rinnovare la pizzeria che stiamo per approfondire sono:

  1. Rinnovare il menù
  2. Aggiornare l’immagine dell’attività
  3. Sfruttare gli strumenti digitali
  4. Diversificarsi in business paralleli

Tutte queste proposte possono aiutarvi a superare il periodo di crisi e soprattutto sono ottimi consigli per rilanciare un ristorante e gettare le basi per una solida crescita una volta che sarà terminata l’emergenza sanitaria.

Vediamo ora in cosa consistono le quattro strategie per rinnovare la pizzeria in questo particolare periodo di pandemia.

 

1.   Rinnovare il menù

La prima e forse più immediata idea a cui pensare riguarda la nostra offerta, cioè il menù che possono consultare i nostri clienti. Oltre ad essere graficamente accattivante e in grado di comunicare l’anima della pizzeria, le persone devono riuscire a trovarlo facilmente tramite i nostri canali di comunicazione e deve presentare al meglio le novità.

Rinnovare il menù è sempre una fonte di attrattiva per i clienti, sia per quelli affezionati che per quelli nuovi che possiamo raggiungere facendo un po’ di pubblicità.

 

Possiamo sfruttare questa occasione per ripensare la nostra lista della spesa ed eliminare gli ingredienti che usiamo di meno e soprattutto quelli dalla gestione più complicata, cioè quegli alimenti che richiedono lunghe preparazioni, quelli molto sensibili alle temperature di conservazione e quelli che hanno le scadenze molto ravvicinate.

Eliminando questo tipo di ingredienti per introdurre preparazioni più veloci da fare o che ci consentono più flessibilità organizzativa, riusciremo sia a risparmiare tempo che a lavorare più comodamente.

 

Introducendo nuovi ingredienti nel nostro menù possiamo invece inventarci proposte speciali per i nostri clienti, che possono riguardare sia particolari condimenti per le nostre pizze che altre pietanze, come antipasti o contorni.

Un consiglio che possiamo dare a chi pensa di avere una proposta gastronomica che necessita di un aggiornamento è quello di pensare a come sfruttare l’occasione del rinnovamento del menù per cercare di attirare nuovi tipi di clienti.

Ad esempio possiamo introdurre ingredienti senza lattosio o senza glutine (prendendo le dovute accortezze per la loro preparazione), per venire incontro alle esigenze di tutti e comunicare l’inclusività del nostro locale.

 

Un’altra strada potrebbe essere quella di dedicare l’aggiornamento del menù ai prodotti locali, andando a cercare dei fornitori artigianali di alimenti di straordinaria qualità. Se è vero che questi alimenti sono più costosi di quelli industriali, è anche vero che i clienti sono disposti a spendere qualche euro in più per gustare un prodotto di qualità che ha un forte radicamento con il territorio di provenienza.

Possiamo anche introdurre nuove pietanze cambiando l’organizzazione del lavoro, ad esempio nel caso che abbiamo citato in precedenza delle pizzerie che hanno aperto a pranzo, proponendo anche delle alternative alla pizza.

In questo caso è possibile sperimentare con gli impasti per realizzare dei panini da farcire nei più vari modi (che potrebbero avere più successo della pizza per il pranzo), oppure ampliare la scelta di primi, secondi e contorni, a seconda degli strumenti che abbiamo a disposizione e delle capacità del personale.

 

Quale che sia la vostra idea culinaria per rinnovare l’offerta del vostro locale, è sempre valido il principio per cui è meglio puntare su un’alta qualità riuscendo a farsela pagare bene, piuttosto che fare la guerra al ribasso dei prezzi.

Un locale che serve in maniera impeccabile delle pizze eccezionali può anche farsi pagare una Margherita più di dieci euro, se riesce a comunicare al cliente che li vale tutti.

 

2.   Aggiornare l’immagine dell’attività

La qualità della nostra offerta, e quindi il prezzo che possiamo chiedere per essa, non è data solo dalla bontà delle pietanze servite, ma anche dal contesto di consumo che riusciamo a creare con buon allestimento del nostro locale e con attenzione ai dettagli.

La seconda strategia di cui parliamo consiste infatti nel cogliere l’occasione della riorganizzazione degli spazi e delle modalità lavorative per rinnovare l’immagine della nostra pizzeria, coniugando le esigenze di praticità con quelle estetiche. Un buon allestimento degli spazi (interni ed esterni) comprende molti aspetti, che vanno dallo stile degli arredi fissi e degli allestimenti mobili fino al modo di apparecchiare i tavoli.

Nell’ultima parte del primo paragrafo abbiamo accennato al ruolo fondamentale giocato dal forno a vista nell’attirare l’attenzione dei clienti, poiché con la sua sola presenza promette loro di gustare delle ottime pizze.

Ogni pizzeria può trovare il forno da esterno ideale per i propri spazi e necessità produttive, che può darvi ottime cotture ed arricchire il design degli esterni della pizzeria.

Un altro aspetto da non trascurare è quello del packaging delle nostre pietanze take-away, dato che in questo periodo è una modalità di lavoro di fondamentale importanza.

La nostra immagine passa anche dalla grafica e dalla praticità dei cartoni per le pizze e dei contenitori per le altre pietanze, sia se il cliente viene a ritirarle, sia se gliele consegnamo a casa.

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3.   Sfruttare gli strumenti digitali

Se vogliamo trovare un aspetto positivo dei periodi di lockdown che abbiamo affrontato, è che ha dato una grande spinta alla digitalizzazione del nostro Paese.

Moltissima gente si affida ormai ai social o alle tante app di consegna per scegliere cosa mangiare e questo rende l’utilizzo degli strumenti digitali un fattore determinante per sviluppare la nostra attività e contrastare il periodo di crisi.

Tutti gli strumenti digitali servono per essere facilmente rintracciabili dalle persone che stanno scegliendo dove ordinare da mangiare, in base alle ricerche che fanno e a dove si trovano.

Possiamo costruire la nostra presenza digitale in diversi modi e includendo vari strumenti, che possiamo scegliere in base a diversi fattori ma che dovranno tutti lavorare sinergicamente per attirare clienti.

 

Abbiamo già accennato alle app di food delivery, che sono utili per raggiungere un vasto numero di persone se ci troviamo in una grande città, ma che ci complicano un po’ la gestione degli ordini e ci impongono inoltre di rispondere alle recensioni, sia a quelle positive ma soprattutto a quelle negative.

Gli altri fondamentali strumenti digitali da sfruttare sono il sito web e i social network, il cui grande vantaggio sta nella possibilità di utilizzarli gratuitamente come vetrina virtuale, ma anche di poter fare della pubblicità mirata sulle diverse piattaforme.

Questi canali di comunicazione devono essere gestiti abilmente e con costanza per offrire dei risultati duraturi ed ecco perché molte attività nella ristorazione hanno deciso di rivolgersi a professionisti della comunicazione digitale.

Una volta che abbiamo inglobato i principali strumenti digitali nella nostra organizzazione lavorativa, possiamo mettere in atto una gran quantità di idee per proporre le nostre pizze alle persone online.

 

Un altro aspetto importante di questi strumenti inoltre sta nel fatto che rendono possibile lo studio dei dati relativi ai nostri clienti, in modo da ricavarne delle informazioni utili per andare a fare delle offerte mirate al singolo cliente o per sponsorizzare un determinato prodotto.

Un altro spunto può essere quello di fare iniziative di influencer marketing. Questa strategia si basa sulla collaborazione con delle persone che hanno molto seguito sui social, per sfruttare la loro voce come mezzo pubblicitario.

Non occorre certo contattare i vip che hanno milioni di follower e chiedono cifre esagerate per fare una foto, ma dovremmo invece cercare di trovare le persone giuste.

La scelta degli influencer con cui collaborare si basa su diversi parametri, che riguardano principalmente la qualità del pubblico che li segue e la capacità di influenzare le scelte di queste persone affinché diventino nostri clienti.

 

4.   Diversificarsi in business paralleli

L’ultima strategia che vi proponiamo per rinnovare la pizzeria riguarda un vero e proprio ampliamento dell’attività, nel senso che oltre al lavoro di pizzeria che già si fa possiamo iniziare a proporre anche altri servizi.

Possiamo infatti pensare a diverse idee per diversificare la nostra attività, lanciando quelli che possono diventare dei veri e propri business paralleli alla pizzeria e che possono consentire di aumentare gli incassi.

Per fare un esempio, molte attività che non hanno potuto sfruttare degli spazi esterni hanno deciso di investire in un forno mobile o addirittura in un foodtruck completo, per riuscire a raggiungere i clienti in diversi luoghi aperti al pubblico.

Questo tipo di lavoro necessita di un forno non troppo grande e comodo da spostare, come abbiamo approfondito quando abbiamo parlato dei forni per foodtruck.

Quando si potranno nuovamente fare eventi con molte persone, avere anche un forno mobile potrà rivelarsi un vantaggio notevole, poiché oltre alla nostra pizzeria potremo anche sfruttare molte altre occasioni per aumentare gli incassi, partecipando ad eventi pubblici o privati in cui sfornare le nostre pizze.

 

Un ultimo spunto per allargare la propria attività può essere quello di organizzare dei corsi online per fare la pizza in casa, tenendo una o più lezioni teoriche (cooking show) o pratiche (cooking class).

Questa idea può servire sia ad offrire qualcosa di nuovo ai nostri clienti più affezionati, che a raggiungere molte altre persone che non hanno modo di gustare la nostra pizza, poiché risiedono ad una notevole distanza da noi.

Se fatte bene, queste iniziative possono portare non solo ad avere un’ulteriore fonte di incassi, ma contribuiranno anche a consolidare l’immagine della nostra attività come autorevoli esperti in materia di pizza.

Come rinnovare la tua pizzeria - guida completa | Alfa Forni

Come rinnovare la tua pizzeria con un forno Alfa

Oltre alle strategie e agli strumenti di cui abbiamo parlato, un altro modo corretto per rinnovare la pizzeria è quello di guardare le tendenze del settore e le previsioni per il prossimo futuro, cercando di cogliere le diverse opportunità in base al contesto in cui lavoriamo.

Tra le tendenze che si sono consolidate maggiormente a causa dei cambiamenti lavorativi dovuti alla pandemia, hanno particolare importanza le consegne a domicilio e l’utilizzo dei canali di comunicazione digitali, proprio per raggiungere le persone nelle loro abitazioni.

 

In questa guida abbiamo parlato delle due principali strategie che hanno consentito ai ristoratori di lavorare, cioè la capacità di sfruttare gli spazi esterni e l’abilità nell’organizzare il lavoro con asporti e consegne.

Oltre a queste due condizioni essenziali in epoca Covid-19, abbiamo illustrato anche altre quattro idee per rinnovare la pizzeria.

Abbiamo infatti visto che rinnovare il menù e l’immagine, diversificarsi e digitalizzare le attività della pizzeria sono processi utili per superare il periodo della pandemia, ma soprattutto per avere una marcia in più quando torneremo alla normalità.

 

Una corretta pianificazione della strategia, che includa gli strumenti e le persone giuste,  sarà fondamentale per riuscire ad attirare i clienti in modo costante e differenziarsi dalla concorrenza.

Un significativo rinnovamento della pizzeria non può prescindere dalla scelta di uno strumento di cottura che ci garantisca affidabilità e qualità delle cotture.

 

Concludiamo quindi questa guida accennando alle possibilità offerte dai forni professionali Alfa, degli strumenti di cottura scelti da migliaia di professionisti in tutto il mondo per soddisfare al meglio le richieste dei loro clienti.

Alfa realizza forni per pizzerie da più di quarant’anni ed ha spesso contribuito alle innovazioni del settore, specialmente introducendo i forni a legna in acciaio.

Grazie alla tecnologia Forninoxtm, che unisce l’anima del forno in pietra refrattaria alla cupola in acciaio, abbiamo sviluppato dei forni a legna che raggiungono i 500° in poche decine di minuti e li mantengono costanti anche sfornando moltissime pizze.

La soluzione dell’acciaio ci ha consentito inoltre di sviluppare i forni da esterno mobili, grazie alla notevole riduzione del peso dello strumento e alla creazione di solide basi dotate di ruote. Questa soluzione prevede inoltre di dedicare lo spazio sotto al forno per sistemare la legna o per appoggiare la bombola del gas.

Oltre alle grandi prestazioni termiche e ai vantaggi di praticità, i forni in acciaio Alfa possono vantare una grande cura nel design che li rende capaci di arredare gli spazi esterni della vostra pizzeria.

La cupola in acciaio e il fuoco vivo consentono ai nostri forni di comunicare l’armonia fra innovazione e tradizione e sono quindi perfetti per dare un’anima forte alla vostra attività.

 

Non ci resta che augurare a tutti i ristoratori di superare al meglio questo brutto periodo, ma soprattutto di riuscire a rinnovare la propria attività in maniera efficace anche grazie agli spunti che vi abbiamo dato.